
ALIVERIS SRL
Umbria - Foligno (PG)

LA STORIA E LO SVILUPPO DI UN'IDEA INNOVATIVA
Aliveris è un alimento in cui confluiscono due culture molto distanti tra loro, alla pasta, regina incontrastata della dieta mediterranea, viene unita attraverso un processo innovativo e brevettato la soia, tipico ingrediente della cultura culinaria asiatica usata in particolar modo in Giappone, Indonesia e Cina. Il risultato é un cultural mix culinario, equilibrato e gustoso! Aliveris è sicuramente una pasta speciale la cui realizzazione è seguita a lunghe ricerche scientifiche. La particolarità è che alla semola di grano duro biologica viene aggiunto il germe di soia, una parte del fagiolo che normalmente non viene utilizzata per i prodotti commerciali a base di soia. Questo ingrediente permette di introdurre nel nostro organismo gli isoflavoni, di cui il germe è particolarmente ricco (in natura concentrazioni elevate di isoflavoni si trovano anche nel trifoglio rosso e nella radice del kudzu), ma la cosa più eccezionale è che, dopo molti esperimenti nei laboratori di un piccolo pastificio nel cuore dell'Umbria, e grazie a particolari accorgimenti meccanici e termici, si è ottenuta durante il processo di pastificazione la trasformazione in forma attiva degli isoflavoni presenti nel germe che diventano così agliconi. Il risultato è che con una porzione di Pasta Aliveris Bio si introducono nel nostro organismo circa 30 mg di isoflavoni altamente biodisponibili. A testimonianza del valore innovativo di questo prodotto umbro, ideato da un gruppo di ricercatori italo americani vi sono ben tre pubblicazioni in due autorevoli riviste scientifiche Diabetes Care e Journal of Nutrition. Facciamo un passo indietro nel passato per scoprire che questa piccola rivoluzione in campo alimentare é iniziata nel lontano 1980, anno in cui il Prof. Kenneth DR Setchell, un giovane medico e ricercatore inglese, scopre nelle urine e nel sangue umano la presenza di nuove famiglie di molecole: gli isoflavoni e i lignani. Gli isoflavoni sono dei particolari composti chimici, fitoestrogeni, che vengono metabolizzati nell’intestino da alcuni batteri che li convertono dalla loro forma biologicamente inattiva (glicosidi) a una forma attiva (agliconi), in grado di esercitare effetti biologici positivi. A partire da questa scoperta il Prof. Setchell , che dal 1984 vive e lavora negli Stati Uniti in una clinica pediatrica (Cincinnati Children’s Hospital Medical Center), inizia un lungo percorso di studi su alimentazione, cibi naturalmente ricchi di isoflavoni, e abitudini alimentari delle popolazioni asiatiche. Dagli studi effettuati sull’uomo si evince che le persone che consumano abitualmente cibi a base di soia, in particolare quelli a base di soia fermentata: tofu, tempeh, natto, miso, presentano nel sangue e nelle urine una concentrazione elevata di isoflavoni. E contemporaneamente si scopre che gli asiatici, che presentano un basso rischio delle malattie cosiddette ormonodipendenti , hanno nel corpo un’elevata concentrazione di isoflavoni. Le osservazioni del Prof. Setchell e del suo team di ricercatori vengono confermate da tanti altri studiosi nel mondo e dagli anni Ottanta ad oggi vengono pubblicati migliaia di articoli che attestano le attività biologiche positive degli isoflavoni. Una rivoluzionaria pubblicazione scientifica firmata dal Prof. Setchell Nonsteroidal estrogens of dietary origin: possible roles in hormonedependent disease, spiega come i cibi a base di soia possano offrire una protezione per molte malattie diffuse tra le popolazioni occidentali, che generalmente non consumano soia. Forte delle sue convinzioni e dei riconoscimenti che i suoi studi ricevono a livello internazionale, il prof. Setchell decide di sviluppare un alimento arricchito in isoflavoni, che non sia estraneo alle consuetudini alimentari dell’Occidente. La scelta ricade sulla pasta, perché molto diffusa nel mondo occidentale e perché consumata in alcune nazioni quasi ogni giorno, proprio come avviene in Asia per gli alimenti a base di soia. L’obiettivo è ottenere un alimento con buone proprietà organolettiche, gradite ai palati “occidentali”, e capace di rilasciare isoflavoni a livelli fisiologici simili a quelli presenti nelle popolazioni asiatiche che consumano giornalmente soia o cibi derivati dalla soia. Il livello di isoflavoni ritenuto necessario per ottenere effetti biologici positivi è 30 mg , poiché l’assunzione nelle popolazioni asiatiche di isoflavoni è nel range di 10-50 mg al giorno. Il primo esperimento nel 1995 è deludente, il prof. Setchell prova assieme al suo team ad utilizzare la farina di soia, ma le qualità sensoriali sono pessime, nulla di simile al gusto della pasta italiana tradizionale … di cui per altro lui é ghiotto! Qualche anno dopo la sorte fa incontrare il Prof. Setchell con il Gastroenterologo italiano Dott. Carlo Clerici . Sin da subito tra i due ricercatori si instaura una grande amicizia e la voglia di collaborare per la realizzazione di qualcosa di straordinario. Il Dott. Clerici conosce sin dall'infanzia le proprietà della soia, utilizzata nella fattoria del padre per la nutrizione degli animali, poiché rende i bovini più resistenti alle malattie e con una carne più magra. I due professionisti si confrontano sull’importanza di questo legume e dei suoi derivati, che sono alla base dell’alimentazione asiatica e sulla correlazione inversa tra alcune malattie e l’assunzione di cibi a base di soia, il Dott. Clerici crede nel progetto del Prof. Setchell ed è convinto che la realizzazione materiale di questo prodotto innovativo debba avvenire proprio in Italia, generalmente considerata la patria della pasta. Nel 1998 il Dott. Clerici incontra a Perugia presso l’Ospedale S. Maria della Misericordia il proprietario di un pastificio umbro di piccole dimensioni. Setchell e Clerici hanno già esaminato la vasta letteratura scientifica e gli studi che affermano l’importanza della soia per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, dell’osteoporosi, della sindrome post-menopausa, del colesterolo, del diabete, del morbo di Alzheimer e di alcuni tipi di tumore, hanno già fatto diversi esperimenti, ma gusto e consistenza della loro pasta fatta in laboratorio non sono ancora soddisfacenti. Il supporto di un pastificio é necessario per ottenere un prodotto con le caratteristiche organolettiche necessarie alla diffusione e per la possibilità di produrre la pasta in una quantità sufficiente alla realizzazione degli studi clinici necessari a confermare le loro teorie. Nel 2000 si arriva alla formula attuale del prodotto, il gusto è ottimo, la differenza rispetto alla pasta tradizionale si nota solo dal colore più ambrato e la quantità di isoflavoni è quella ricercata, essi sono inoltre assimilabili per qualità e quantità agli isoflavoni normalmente presenti in una dieta di tipo asiatico. Il Prof. Setchell, il Dott. Clerici e il resto del team dell’Università di Perugia sono soddisfatti, ma sanno che questo è solo un punto di partenza. Passano gli anni, continuano gli studi, le sperimentazioni e finalmente arrivano i primi importanti riconoscimenti. Nel 2003 il prof. Kenneth Setchell ottiene il premio internazionale Roche per l’innovazione nel campo della nutrizione International Award for Innovative Research in Human Nutrition. Ottenere un’approvazione scientifica specifica per il prodotto è però ancora più difficile, il Prof. Setchell e il Dott. Clerici continuano a lavorare alacremente per verificarne gli effetti benefici sulla salute. Progettano e realizzano studi clinici con criteri scientifici e rigorosi, randomizzati, controllati e crossover; scelgono di testare la Pasta con Germe di Soia, che nel frattempo decidono di chiamare Aliveris (Alimenti Veri per la Salute), su diversi campioni: persone con Diabete, Iperocolesterolemia e difficile svuotamento gastrico. I risultati sono superiori alle loro attese e di grande rilievo. Nel 2007 The Journal of Nutrition pubblica lo studio dal titolo “La pasta arricchita naturalmente con isoflavoni agliconi di germe di soia riduce i lipidi serici e migliora gli indicatori di rischio cardiovascolare” e nel 2011 Diabetes Care, la rivista più prestigiosa che tratta il diabete pubblica l’articolo “Un’innovativa pasta al germe di soia migliora la funzione endoteliale, la pressione sanguigna e lo stress ossidativo in persone con Diabete Tipo II”. La Reuters Health, una delle agenzie di stampa più importanti al mondo, riporta la notizia di quest’ultima pubblicazione, che poi viene ripresa da numerosi media a livello italiano e internazionale. La più recente pubblicazione è uscita nel 2013 nuovamente nella rivista Diabetes Care, “Una innovativa pasta al germe di soia contenente isoflavoni migliora la gastroparesi nei pazienti affetti da Diabete di tipo 2”. Il titolo e le conclusioni dell’abstract parlano della pasta al germe di soia, come un alimento che fornisce una soluzione al problema della gastroparesi diabetica, molto diffuso tra le persone con Diabete Tipo 2. Lo studio pilota ha evidenziato come per la prima volta un alimento, dunque non un farmaco, sia stato capace di migliorare il ritardato svuotamento gastrico in dieci pazienti con gastroparesi, patologia che comporta una sintomatologia caratterizzata da ripienezza postprandiale, difficoltà digestiva e gonfiore post-prandiale, risultato importantissimo che si é avuto senza un'alterazione della curva glicemica ed insulinemica. In commercio non sono molti gli alimenti che hanno studi clinici di questo spessore pubblicati su riviste scientifiche indipendenti, ma il percorso per la piena affermazione del prodotto non è ancora terminato. In ossequio alla normativa europea vigente infatti non si possono vantare benefici salutistici per la Pasta al Germe di Soia Aliveris nonostante gli studi scientifici già realizzati. Ad oggi l’EFSA (l'ente europeao per la sicurezza alimentare) non riconosce vantaggi per la salute degli isoflavoni e quindi sul territorio europeo non è permesso menzionare gli effetti benefici associati ai prodotti che li contengono, come appunto la Pasta Aliveris. Oltreoceano la situazione è un po’ diversa e difatti, non appena è uscito on-line su Diabetes Care l’articolo già citato (luglio 2013), la Società Americana di Gastroenterologia lo ha ripreso nel suo bollettino medico “Today in Medicine” tra le notizie di maggior rilievo. Nel Giugno del 2014 é arrivata un’altra grande soddisfazione, il prof, Kenneth Setchell è stato inserito da Thomson Reuters nella lista dei ricercatori più influenti al mondo dal punto di vista scientifico, The World’s Most Influential Scientific Minds 2014. I due ricercatori assieme a un team di medici dell'Univeristà di Perugia stanno ultimando un nuovo studio su soggetti sani, per dimostrare la loro teoria più importante e cioé gli effetti della loro Pasta con Germe di Soia per tutti e per poter ottenere un riconoscimento direttamente dall’EFSA.
Indirizzo
VIA DEI FRANCESCHI 38
06034 Foligno (PG)
Italia
Scelto dai seguenti Gruppi di Acquisto
GAS Il Ponte
GAS Il Ponte
Gorizia (GO)
Certificazioni
Riconoscimenti di E-circles
Fornitore di GAS iscritti a E-circles.orgCertificazione Biologica, Ambientale, di Origine, etc.
Contatti
Informazioni sull'azienda
VIA DEI FRANCESCHI 38, 06034 Foligno (PG) - Italia
| |
+39 0742 350693 | |
+39 346 1803881 | |
Latitudine: 45.9462685 - Longitudine: 13.6250335 |
per lasciare un commento