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Con il termine Economia Solidale si definisce un sistema economico alternativo a quello vigente (capitalismo finanziario, neoliberista, globalizzato); essa pone le sue basi sui concetti di Solidarietà, Filiera corta, Eticità e Giustizia.
La Solidarietà va intesa in due sensi:
- L'azione Solidale di tutte le persone che agiscono per il bene della Comunità, anziché per il proprio profitto personale, come avviene invece nell'economia liberista.
- La Solidarietà verso i soggetti più deboli, gli anziani, gli svantaggiati e tutti coloro che non potrebbero procurarsi una vita dignitosa attraverso il lavoro.
Per Filiera corta intendiamo il passaggio dei beni dal produttore al consumatore con il minor numero di passaggi, possibilmente diretto. Inoltre si tende a ridurre al minimo la distanza dai produttori e si scelgono prodotti stagionali.
Per eticità intendiamo metodi lavorativi rispettosi dell'ambiente, l'impiego di materie prime di qualità, la realizzazione di prodotti genuini, la sincerità nell'etichettatura.
Per giustizia intendiamo un rapporto equo con i lavoratori, assunti con contratti regolari e remunerati in modo adeguato.
Mentre nell'economia liberista si mette al centro il prezzo dei prodotti e il profitto dei produttori, nell'economia solidale questi due parametri perdono importanza; si dà invece enorme risalto alla qualità, intesa in molti sensi: la qualità dei prodotti, del lavoro, dello stile di vita e dell'impatto ambientale.
Il termine Solidale non deve trarre in inganno facendoci credere che questo tipo di economia sia in qualche modo povera. Al contrario, parliamo di un'economia ricca, in cui la ricchezza è distribuita in modo equo e non si basa sullo sfruttamento umano, animale o ambientale. Il liberismo invece, da molti percepito come un'economia ricca, si rivela in realtà povero, perchè accentra le ricchezze nelle mani di pochi, non garantendo una vita dignitosa a miliardi di persone e sfruttando l'ambiente oltre le sue potenzialità.
Perché la convenienza e il risparmio estremi non sono compatibili con un sistema equo? Il motivo è che quando si mira ad abbassare costantemente il prezzo dei prodotti si vanno ad abbattere principalmente lo stipendio dei lavoratori, le loro condizioni di sicurezza, la salvaguardia dell'ambiente e spesso anche la qualità del prodotto stesso.
Tratto in inganno dalla filosofia capitalista, il consumatore, concentrandosi quasi esclusivamente sul prezzo, viene indotto ad acquistare merci realizzate all'estero, senza considerare lo sfruttamento e la scarsa qualità che c'è alla base e senza valutare minimamente l'impatto economico di questa scelta.
In effetti il risparmio conseguito in questo modo è finalizzato esclusivamente ad un profitto personale e non tiene in considerazione l'impoverimento collettivo che ne consegue. Pagare un prezzo più elevato per acquistare prodotti di qualità locali, porta i lavoratori ad ottenere stipendi più elevati che permettono loro l'acquisto di prodotti a loro volta migliori: è una spirale verso l'alto che si autoalimenta, mentre possiamo ben osservare la spirale verso il basso portata dal Capitalismo. Tante piccole e medie imprese sono costrette a chiudere, nonostante l'elevata qualità, solamente perché non riescono ad essere competitive in termini di prezzi. Ciò porta ad una perdita progressiva di posti di lavoro, aumento della microcriminalità e disagi sociali di ogni genere.
L'Economia Solidale può quindi essere la soluzione ai problemi che stanno affliggendo l'Italia e il mondo intero:
- Economici: contrastando la disoccupazione, garantendo più posti di lavoro, meglio retribuiti, più sicuri e dignitosi.
- Ambientali: il modello produttivo rurale è quello dell'agricoltura biologica e biodinamica e dell'allevamento non intensivo, con minor uso di sostanze nocive; mentre per il settore secondario si preferisce l'artigianato alla produzione industriale riducendo quindi fortemente l'inquinamento.
- Sociali: dietro ogni prodotto c'è il volto umano di chi lo ha realizzato; le persone svantaggiate e gli anziani non vengono lasciati soli; la comunità, più ricca, può finanziare servizi migliori, dalla scuola alla sanità.
Ma non è solo questo. Alla base ci sono dei valori elevati che possiamo identificare nei concetti di giustizia, equità, rispetto. Si tratta di un vero e proprio cambiamento filosofico: educare ed educarci a valori nuovi, a guardare oltre noi stessi e ai nostri piccoli interessi, ad aprirci agli altri, a ricominciare a sognare.
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