Mercoledì, 09 Ottobre 2024 - 17:14:58
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Descrizione

Claretum - Vino medievale aromatizzato alle spezie
Claretum, conosciuto in tutta l'Europa medievale, è un'antica bevanda a base di vino bianco dolcificata e fortemente speziata. Il Claretum veniva preparato nelle grandi occasioni di festa.
Caratteristiche del vino medievale
Vino bianco, Muller Thurgau D.O.C. Valle d'Aosta dolce, aromatizzato alle spezie, dall'aspetto cristallino e dal colore giallo dorato. All'olfatto si presenta molto intenso e persistente con sentori arancia e di confettura di albicocche. Al sapore è amabile, fresco e morbido, il gusto è avvolgente e molto persistente. Gradazione alcolica: 16% vol
La fonte storica di Claretum
La passione per l'arte culinaria e per la storia ha portato Le Speziali a ricercare e trovare in antichi documenti originali del XV secolo, la ricetta di Claretum vino medievale speziato e ricrearlo per rivivere la storia di quel periodo attraverso il gusto. Infatti Claretum è citato in un documento storico della fine del 1400 appartenente alla famiglia Challant, potente famiglia nobiliare valdostana, che governò gran parte della Valle d'Aosta per conto dei Savoia durante il Medioevo e il Rinascimento. Nel documento, risalente all'epoca di Giorgio di Challant, il Claretum veniva preparato per Canonici regolari della Collegiata di Sant'Orso di Aosta quando egli ne era priore commendatario.
Come si degusta Claretum
Nel medioevo veniva servito a inizio e fine pasto.
Ancora oggi Claretum, servito fresco con un po' di ghiaccio, è ottimo come aperitivo, ma si degusta anche come vino da dessert o da meditazione per accompagnare formaggi erborinati quali gorgonzola, Bleu d'Aoste, Plaisentif, Fontina, Lardo di Arnad DOP, Mocetta, ma anche cioccolato fondente, dolci a base di farina di castagne, Piata o Micòoula (sorta di pandolce valdostano a base di pane integrale, burro, mele, noci e uvetta...).
Può inoltre essere un ingrediente originale per molti cocktail e molti chef hanno cominciato ad utilizzare Claretum nelle loro ricette di cucina.

Ingredienti

Vino bianco, Muller Thurgau D.O.C. Valle d'Aosta, zucchero, alcol, infuso di spezie. Gradazione alcolica 16°

Le Speziali

1 Bottiglia

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Descrizione Ingredienti e Certificazioni

Descrizione

Per secoli, indiani e nepalesi hanno usato le noci di sapone indiane per la pulizia.

A differenza dei detergenti chimici, le noci di sapone sono naturali e rispettose dell'ambiente! La produzione di Sapindus Mukorossi non necessita di alcuna trasformazione o aggiunta inquinante prima del suo utilizzo, è biodegradabile al 100% e rispettosa della natura. Non è tossico ed è senza profumo, fa bene all'ambiente!

Optare per le noci di sapone, quindi è anche un modo per prenderti cura della natura.

La noce di sapone e le allergie
La noce di sapone è ipoallergenica, quindi è particolarmente indicata per i problemi della pelle (neurodermiti, eczemi) causati da detergenti eccessivamente aggressivi. La noce di sapone infatti è un prodotto delicato.

Come funziona?
Le noci di sapone o meglio il loro guscio, contengono una sostanza detta saponina che ha un alto potere detergente e sono ottime per il bucato.
Le noci di sapone sono ecologiche perchè si riutilizzano e dunque fanno bene all'ambiente!

La noce di sapone per detergere il bucato
Le noci di sapone possono essere usate per lavare i vestiti: esse preservano la luminosità dei colori e sono un vero smacchiatore e sbiancante. "Il loro utilizzo è semplice: è sufficiente mettere qualche noce di sapone (circa 8 noci di sapone) in un sacchetto di stoffa (o calza) e metterla direttamente nel cestello della lavatrice. Poi selezionare il programma di lavaggio abituale. A contatto con l'acqua calda, durante il primo ciclo della vostra lavatrice, le noci di sapone rilasceranno il detergente naturale presente nel loro guscio: la saponina. Durante il risciacquo, quando la macchina utilizza acqua fredda, le noci non rilasceranno più saponina.

Temperature e usi
A seconda della temperatura alla quale si lavano i vestiti e il bucato, è possibile utilizzare più volte le noci di sapone:
A 30 o 40 gradi, le noci di sapone possono essere utilizzate 3 o 4 volte.
A 60 ° C, puoi usare le noci di sapone due volte.
A partire da 80/90 ° C, le noci di sapone verranno utilizzate per un solo lavaggio.

Per riutilizzare le noci di sapone tra un lavaggio e l'altro bisogna farle asciugare mettendole su un canovaccio.
Quando, dopo alcuni lavaggi le noci di sapone diventano molto morbide, saranno da sostituire poichè hanno perduto tutta la loro saponina. Le noci usate possono essere gettate nel compost perchè sono biodegradabili!

La noce di sapone per la pulizia dei capelli
Per fare quasi un litro di decotto, bisogna usare 20 grammi di noci (da 10 a 12 pezzi). Il preparato di noci di sapone può essere conservato per 10-12 giorni in frigorifero e con questa quantità sono possibili 3-4 shampoo.

Preparazione
Tempo: meno di 15 minuti.

Occorrente

una bottiglia di vetro da 1 litro,
un imbuto,
20 grammi di noci di sapone (10-12 pezzi),
un mortaio (facoltativo).

Procedimento

Rompere le noci di sapone.
Mettere i pezzi di noci in un litro d'acqua e portare a ebollizione.
Cuocere a fuoco lento per dieci minuti, la preparazione diventerà leggermente gelatinosa.
Spegnete il fuoco e lasciate in infusione e lasciare intiepidire.
Posizionare un filtro nell'imbuto e versare il liquido nella bottiglia.
Mentre si versa il liquido presenterà della schiuma.
Strizzare bene le noci di sapone per estrarre la gelatina schiumosa prima di buttarle via.
Essendo completamente biodegradabili, le noci di sapone possono essere smaltite nel compost.
Il composto così ottenuto può essere conservato in frigorifero per circa 12 giorni.

Come lavare i capelli con le noci di sapone

Sui capelli umidi e tamponati, versare l'equivalente di un bicchiere sulla testa e massaggiare il cuoio capelluto. Nel secondo lavaggio, otterrete una leggera schiuma. Risciacquare normalmente.
È bene fare bene attenzione agli occhi perché il preparato, come tutti gli shampoo, brucia!

Dove e come vengono prodotte le noci di sapone?

Le noci crescono su un albero originario del sud dell'India, il Sapindus Mukorossi, alto 15-20 m.
L'albero del sapone, cosi viene chiamato il Sapindus Mukorossi, cresce fino a un altitudine di 1500 m.
L'albero del sapone da i suoi frutti una volta superata l'età di 10-15 anni e continua per quasi un secolo.
Quando le noci di sapone, che sono il frutto dell'albero, sono mature, diventano marrone dorato e appiccicose. In autunno le noci di sapone vengono raccolte e poi fatte essiccare, il loro colore si trasforma in rosso/marrone e perdono la loro caratteristica appiccicosa. Dopodiché le noci di sapone si rompono, e il guscio viene recuperato perché è esso che contiene la saponina - il frutto, all'interno del guscio, non è commestibile e non viene conservato.

Niente additivi dunque, niente impianti di lavorazione, niente inquinamento: la noce del sapone è un frutto 100% naturale, un ottimo detergente naturale, biodegradabile al 100%!

Scegli l'ecologia, scegli le noci di sapone!

Ingredienti

Noci di sapone indiane Sapindus Mukorossi

Le Speziali

1 Kilogrammo

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Descrizione Ingredienti e Certificazioni

Importo totale: € 0,00


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