Frantoio Tini
Abruzzo - Castilenti (TE)
The Company
Frantoio Tini participates to the Social Economy networks & districts: Aeres - Venezia per l'AltraEconomia, DES Altro Tirreno, Ecosol Bologna, DES Bassa Friulana, DES Groane Nord Milano, DES Brianza, DES Reggio Emilia, DES Firenze, CortoCircuito Flegreo, DES Basso Garda, Cittadinanza Sostenibile, cooperativa alternativa, DES Treviso.
Surrounded by the beautiful Abruzzo’s hills, the Oil Mill Tini is family managed with care and passion since 1921.
From father to son we hand down the craft of Frantoiani, keeping high the quality of the milling service and the olive oil production. Now as then, while we are improving the production processes, we carry out our task intentionally in the artigial way.
We firmly believe in a cutting-edge processing and careful production in order to obtain an olive oil of excellent quality.
Image Gallery
Street address
Contrada Pizzannocca 1
64035 Castilenti (TE)
Italia
Certificates
E-circles Awards
The company has self-certified their ethicsOrganic certification, environmental, origin, etc.
It's part of a Social Economy's District
Certifications from other organizations and Network participations
Soil & Health Association HACCP Certification Ministry of Agriculture, Food and ForestryFrantoio Tini self-certifies the above informations. E-circles at the time had not yet verified the veracity of the information published in this section.
Certified Chain Project
Disciplinare di produzione e procedure di selezione e controllo dei fornitori. Tracciabilità spinta di filiera, attraverso sistema proprietario: i prodotti sono a tiratura limitata e numerata con codice identificativo univoco. Attraverso questo codice il cliente può conoscere tutte le informazioni inerenti il prodotto acquistato: tipo di cultivar, epoca di raccolta, posizione della particella dell'impianto olivicolo, metodo di raccolta, tempo trascorso tra raccolta e molitura, fasi del processo produttivo, metodo di conservazione, confezionamento.
Self certification
Abruzzo e tradizione olivicola Le tecniche di produzione dell’olio di oliva sono arrivate in Italia circa 4000 anni fa, la peculiarità della tradizione olivicola italiana è testimoniata dalle differenti varietà di cultivar presenti sul territorio. Le differenze varietali incidono sul profilo sensoriale e nutrizionale degli oli, nonché sulle tecnologie da adottare per esaltarne le caratteristiche. La coltivazione dell’ulivo era assai praticata sin dall’antichità in Abruzzo: Virgilio ne attesta la presenza nella Marsica, Ovidio ne documenta la produzione nella Valle Peligna, Catone, nel suo De re rustica, cita l’olio dell’agro pretuziano, Silio Italico definisce la zona vestina e Penne in particolare “Pinnam Virentem” (la verdeggiante) per la ricchezza degli olivi. L’Abruzzo rappresenta una delle aree olivicole più interessanti per vocazione e per qualità produttiva grazie a una produzione media pari a circa 260.000 quintali di olio, in gran parte extravergine che la pone al sesto posto in Italia tra le regioni produttrici di olive. Ha una superficie olivetata di 45.000 ettari dalla quale vengono prodotte 1.400.000 quintali di olive con l’adozione di sesti di impianto senza schemi precisi, tipici di coltivazioni arboree consociate a colture di pieno campo. |
Tour in frantoio con assaggio |
nelle vicinanze |
a conduzione familiare |
da 1 a 10 in periodo produttivo |
CCNL di settore |
si |
si |
covenzionale e biologico |
si, ottobre |
non vendiamo in gdo |
Una storia lunga quasi un secolo 1921-1936: GLI ESORDI Questa è una storia di famiglia iniziata nell’ormai lontano 1921, quando Antonio Tini, apre il primo Frantoio nella piccola contrada del comune di Castilenti che ancora oggi è la sede storica dell’azienda immersa nelle splendide colline abruzzesi, a 330 metri sul livello del mare. Primo frantoiano della zona, Antonio Tini, introduce l’antenato del frantoio “moderno” con l’ausilio di macchine mosse da forza motrice umana e animale. La molazza era messa in moto da un cavallo e una pressa a vite in legno azionata da due persone, la separazione dell’olio dalle acque di vegetazione invece era mansione delicata e riservata al mastro frantoiano tramite l’ausilio di utensili in stagno, quali la “coppa” e il “mappo”. 1937-1950: L’ANTICO "TRAPPETO" "Trappéto" (dal latino trapetum, e dal greco trapetes) significa "torchio" e derivato di trapêin - "pigiare", "spremere stringendo" (le olive o l’uva) indicava il luogo dove venivano frante le olive per estrarne l’olio, altrimenti detto frantoio. Nel 1936 con l’avvento delle prime mappe catastali nel comune di appartenenza viene definita "Trappeto Tini" l’area sulla quale ancora oggi insiste il frantoio, Antonio Tini aveva gettato le basi per una storia di qualità, tradizione e innovazione che si tramanda fino ai giorni nostri e tramanda nel 1950 l’attività ai propri figli. 1951-1961: L’ANTICO FRANTOIO In questo decennio si registrano le prime forme di meccanizzazione. L’innesto del motore a scoppio tra le macchine motrici rivoluziona il processo produttivo. Tramite cinte di distribuzione del moto il sistema "Lombardini" con motore a testa calda alimentato a gasolio permetteva di azionare le molazze e la pompa idraulica per la spremitura tramite presse idrodinamiche. Le composte erano realizzate con diaframmi in fibra di cocco. Queste innovazioni consentirono di innalzare la produzione oraria fino ad un massimo di un quintale di olive frante nell’ora. La separazione dell’olio dalle acque di vegetazione avveniva ancora tramite l’ausilio di utensili in stagno. 1962-1979: L’ANTICO FRANTOIO Nel 1962 la zona viene servita da "corrente forza motrice", quest’ultima permise di innovare ancora il frantoio. Vengono introdotti nuovi macchinari all’avanguardia per i tempi: elevatore elettrico per il caricamento delle macine, 2 molazze in pietra di granito, gramola dosatrice elettrica della pasta di olive, 2 presse a pompa idraulica, pompa mosto per acqua di vegetazione e olio. I fratelli Pietro e Vincenzo innovano introducendo il primo separatore centrifugo della zona per la divisione delle acque di vegetazione dall’olio. Si abbandona così la separazione manuale del mosto in virtù di una lavorazione e produzione molto più accurata. 1980-2014: IL FRANTOIO CON "METODO TRADIZIONALE" Nel 1980, grazie alla determinazione di Carmine Tini, si compie un ulteriore passo avanti. Il frantoio viene rinnovato dotandosi di un nuovo impianto di lavorazione con metodo tradizionale. Le macine in pietra di granito diventano 3 e vengono maggiorate, le presse vengono portate a 5 e vengono innestati due separatori di cui uno a scarico automatico che complessivamente innalzano la potenza produttiva certificata a 8 quintali di olive molite nell’ora di lavorazione. Inoltre, il frantoio si compone di una defogliatrice e di una nuova impilatrice automatica. Un sistema di prenotazioni sulle moliture in accordo con i raccoglitori dava il suo contributo a ridurre al minimo i tempi di attesa (massimo 24 ore) tra la raccolta e la frangitura, essenziale accortezza per una produzione qualitativamente elevata. Grande attenzione era comunque riservata allo stoccaggio delle olive prima della frangitura in luoghi arieggiati e protetti. Nel 1999 entra formalmente in azienda Vincenzo, costituendo con il papà Carmine la società che ancora oggi gestisce il Frantoio Tini, anch’esso cresciuto nel frantoio, imparando l’arte prima dal nonno, poi dal padre. 2015: IL NUOVO FRANTOIO CON METODO MODERNO A CICLO CONTINUO A quasi un secolo di distanza dagli esordi, nel 2015 Vincenzo e Carmine Tini continuano a credere nell’innovazione dei metodi di estrazione e, con la loro adozione, all’innalzamento della qualità degli oli prodotti. L’azienda non dimentica le origini e gli antichi saperi, concretizzando questo concetto nei metodi di gestione e in qualche scelta da inquadrare nella corretta ottica come quella di lasciare all’interno del ciclo produttivo la possibilità di frangere le olive con l’ausilio delle macine in pietra di granito, per i nostalgici che amano in gusto retrò del piacere visivo del lento rotolare di pietra su pietra… Dal nostro punto di vista le macine sono ancora lì dove erano un tempo, già solo per il forte potere evocativo e culturale che rappresentano. Il frantoio per noi è un rito che si ripete tutti gli anni in autunno, è un luogo d’incontro e socialità dove si scambiano pareri ed emozioni legate alla nascita dell’ "olio nuovo". Le donne della famiglia Tini hanno sempre ricoperto un ruolo fondamentale negli anni, mai come ora però, fanno parte integrante della filiera produttiva. Ultima solo in ordine cronologico, Roberta aggiunge con le sue competenze di Marketing, enorme prestigio all’azienda in quanto ad immagine, promozione e commercializzazione dell’olio. L’avventura del Frantoio Tini continua… |
La nostra visione dell'olio Il legame con il territorio, le sue tradizioni e l'Italia... con la sua cultura olivicola ormai millenaria caratterizzata da una biodiversità unica al mondo: fonti d’inspirazione per le nostre creazioni. I nostri oli sono artigianali, extravergine e di qualità, semplicemente perché non sapremo farlo in modo diverso, perché amiamo ciò che facciamo, perché questa è la nostra cultura e ne siamo fieri. Oli prodotti in Italia da materia prima italiana. La nostra filosofia dell’olio si concretizza nella valorizzazione di alcune cultivar locali e la realizzazione di oli che noi consideriamo opere d’arte… Per tutto questo ci impegniamo ogni giorno nel nostro lavoro tramandandoci il meglio della nostra tradizione olearia, un mestiere che facciamo con orgoglio da quasi un secolo… |
Contacts
Company info
Roberta Di Luigi
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Contrada Pizzannocca 1, 64035 Castilenti (TE) - Italia
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VAT ID Number: IT01039230675 |
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